L’iniziativa ha il suo clou in una mostra all'Oratorio San Sebastiano di Forlì.
L'esposizione affianca, con un suo taglio particolare, la grande mostra dei Musei san Domenico:
L’istituto tecnico Saffi - Alberti è articolato in diversi indirizzi, uno dei quali è quello attinente alla “Moda”. Sia le piccole che le grandi aziende, dai marchi prestigiosi e conosciuti in tutto il mondo, richiedono un gran numero di giovani preparati, in grado di operare nel contesto di una economia mondializzata: la scuola non riesce a soddisfare tutte le richieste del settore, che spesso chiedono di incontrare gli studenti dalla classe quinta per una pre-selezione.
Il perito per l’abbigliamento è una figura professionale fondamentale per le aziende del settore in quanto conosce le problematiche connesse al passaggio dalla creatività all’industrializzazione, organizza, gestisce e controlla i processi produttivi con particolare riferimento alla scelta delle materie prime, ai cicli di lavorazione, alle tecnologie, ai costi e ai controlli della qualità . La specializzazione in Confezione Industriale, dal 1981 a Forlì, è l’unica in Romagna che forma tecnici preparati per il settore dell’abbigliamento. La riforma della scuola superiore conferma questo corso inserendolo nell’elenco degli 11 indirizzi tecnici nel settore tecnologico ridefinendolo “Sistema Moda”. Le particolari competenze che l’allievo sviluppa sono il frutto di aggiornati piani di studio che nel triennio si sviluppano mantenendo uno stretto rapporto con il mondo del lavoro e che forniscono le basi culturali (umanistiche, scientifiche e tecnologiche) per formare una mente critica e aperta all’innovazione.
Queste caratteristiche incrociano quindi perfettamente le tematiche proposte dalla mostra 2024 dei Musei San Domenico: essa permette a studenti e studentesse di osservare e studiare le creazioni che hanno caratterizzato la storia del costume e quella economica dell’Europa fra XIX e XX secolo. Il movimento preraffaellita influisce infatti, almeno in parte, sull'abbigliamento femminile inglese con la nuova idea che il corpo femminile non vada occultato o costretto tramite oggetti come il corsetto ma debba essere lasciato libero di muoversi. Le caratteristiche di questo nuovo modello sono pertanto il non deformare il corpo della donna, le proporzioni degli abiti adeguate al fisico, l'adeguatezza alla stagione (caldo in inverno e fresco in estate), la comodità e la libertà dei movimenti nelle diverse predella giornata e della vita.
La proposta in oggetto quindi offre l’opportunità di un confronto rispetto alle realizzazioni che gli studenti hanno a loro volta elaborato, e che fanno parte del patrimonio esperienziale dell’Istituto e di chi lo frequenta.
Per il secondo anno L'Itas Saffi-Alberti collabora con No.Vi.Art (Arti per la nonviolenza) e con il Centro Diego Fabbri, entrambe associazioni di Forlì-Cesena, per valorizzare il lavoro dei giovani del Settore Moda, e portarlo a conoscenza della comunità forlivese, all'interno di un progetto culturale che si collega con le grandi mostre promosse dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì.